venerdì 23 maggio 2008

ECCO IL PRIMO REGALO DI BERLUSCONI...RALLEGRIAMOCI MANDURIANI!!


«Da Viadana a Manduria: ecco i siti
dove potrebbero costruire le centrali»

L'esperto: «Serve un deposito per raccogliere l’eredità del vecchio nucleare e per le scorie future»

ROMA — «Se dovessi dare un parere sulla capacità dell'Italia di tornare al nucleare, sarebbe negativo. Solo per un motivo: l'assenza di un deposito nazionale per le scorie». È severo il giudizio dell’ingegner Raffaello De Felice, ultimo responsabile del settore «Impianti nucleari» dell'Enel alla fine degli anni '80, e consulente per le iniziative dell'Enel nella costruzione di impianti nucleari all'estero.

Le nuove centrali ora preannunciate dove potrebbero sorgere?
«Prima del referendum era stato fatto un gran lavoro per selezionare i siti del vecchio programma nucleare. Si erano indicate località come Leri Cavour e Alessandria (provincia) in Piemonte, Viadana e San Benedetto Po in Lombardia, Manduria e Nardò in Puglia. Si potrebbe cominciare col riverificarne i requisiti geologici, che allora apparivano idonei e che tali dovrebbero essere. Potrebbe essere cambiata la popolazione: una centrale nucleare ha bisogno di un’ampia zona di rispetto disabitata».

Perché punta l’accento sulla necessità del deposito?
«Il deposito è indispensabile sia per raccogliere l’eredità del vecchio nucleare, oggi sparsa in diversi siti, sia per mettere in sicurezza le scorie future. Non è possibile — e parlo a titolo personale — avviare un nuovo programma senza risolvere questo problema».

La Regione ricorda che la Puglia è in credito verso l’Italia per una produzione energetica così elevata che le consente di trasferirne l’82% al resto del Paese. “In tale situazione- continua Losappio- consideriamo improponibile che il Governo Berlusconi possa chiedere ai pugliesi un ulteriore e così pesante sacrificio. “Del resto con il PEAR la Regione ha fatto un’altra scelta, quella di investire sulla frontiera delle energie rinnovabili e la sta praticando in modo del tutto convincente. “Sarebbe perciò opportuno che tutte le forze politiche, comprese quelle che esprimono la maggioranza nazionale e in essa autorevoli figure istituzionali, per i motivi indicati dichiarino la propria indisponibilità a gravare il nostro territorio di un simile tributo.



7 commenti:

Anonimo ha detto...

cmq a na' parti l'onna fari puru........ci no nisciunu oli nienti.....e nnn ci sciamu mai a nanti.....il nucleare è bbuono

Mauro ha detto...

se così sarà, farò di tutto per lavorare nella centrale nucleare, come addetto alla sicurezza, proprio come homer simpson!!!

Paolo ha detto...

forse è meglio fare un grande impianto di pannelli SOLARI!!credo!

Anonimo ha detto...

NN CREDO LI PANNELLI SOLARI POSSANO FORNIRE ENERGIA PARAGONABILE A QUELLA DI UNA CENTRALE NUCLEARE .....PUè NNN SACCIU

Anonimo ha detto...

grazie sere' per informarci su queste cose.prima ero entusista della centrale dalle nostre parti, ma se le cose stanno così,allora non credo che la puglia debba rendersi disponibile anche a questo a prezzo di unteriori modifiche del territorio.

Anonimo ha detto...

Luigi il nucleare è buono se sono soddisfatte tutte le condizioni per poter installare le centrali e i bacini di raccolta delle scorie.Paolo l'energia solare è insostenibile in italia ..costi alti, rendita bassa.Ma il vero problema non è questo ..Il vero problema è che l'Italia ha un debito pubblico pauroso .. e questo vuol fare il ponte sullo stretto .. aprire centrali .. Tutto fumo negli occhi! Chi ci guadagna?

Anonimo ha detto...

lascio il commento sulla utilità del nucleare a chi evidentemente ne sa più di me. ma la questione è un'altra: Manduria fonda la sua economia soprattutto sui prodotti della terra ( olio e vino, giusto per fare un esempio)e sulle bellezze naturali storiche e artistiche che circondano tutte le zone limitrofe (compresa la costa). La scelta del sito è quindi, secondo me, completamente sbagliata.